Come avevo accennato nell'ultimo post del 2017, una delle intenzioni del 2018 era quella di apprendere qualche nuova tecnica per creare nuove tipologie di gioielli. Da tempo vedo su Pinterest tantissime foto di magnifici bijoux in resina, nei quali sono intrappolati fiori, conchiglie, sabbiette colorate, ma anche codette utilizzate per decorare le torte! Così, incuriosita da tutti questi colori ed elementi, ho deciso di provare anche io: sono creazioni davvero bellissime che però, per la loro complessità e per il loro costo di realizzazione, non sono ancora molto diffusi qui in Italia. Insieme alla mia amica Manuela (si sa, le nuove sfide creative si affrontano meglio in due!) mi sono lanciata in questo nuovo esperimento, armata di guanti, mascherine (sì, la resina, se lavorata per molto tempo in ambiente chiuso, può emettere delle esalazioni che non sono proprio delle più sane) e stampini in silicone di vario genere. La foto sottostante è abbastanza inquietante, ma ho voluto postarla per mostrarvi la professionalità con cui abbiamo affrontato la cosa (se ci fosse, avrei messo a completamento di questa frase un bello smiley con la risata a crepapelle). La tecnica richiede molta pazienza e precisione: la resina che poi verrà colata negli stampi viene realizzata mischiando due componenti, l'eco-resina e il catalizzatore; già in questa fase occorre essere molto precisi poiché il mix fa effettuato rispettando determinate proporzioni. Una volta fatto ciò è importante mischiare il composto ottenuto con molta calma, evitando che si creino delle bolle d'aria, difficili poi da togliere una volta impostata la creazione all'interno dello stampo. La fase di colatura della resina è senza dubbio molto divertente, ma bisogna essere preparati a sporcare per bene il piano di lavoro (per questo consiglio di ricoprirlo con più strati di giornale o con coperchi di cartone, utili poi anche per trasferire gli stampini ripieni vicino ad una fonte di calore): gli stampi dei ciondoli permettono una colata agevole, ma quelli di anelli e bracciali hanno aperture molto strette, quindi l'ideale sarebbe riempirli con un dosatore munito di beccuccio sottile. La nostra produzione giornaliera è durata quasi quattro ore, durante le quali abbiamo realizzato bracciali di diverse dimensioni, anelli e molti ciondoli: per il ripieno abbiamo puntato su perle, conchiglie, legno e fiori. Vari sono stati i gli esperimenti anche con il glitter ma, complice la poca conoscenza di questo nuovo materiale, non siamo riuscite a creare un buona sospensione e così il glitter, dopo poche ore dall'inizio dell'asciugatura degli oggetti, si è depositato sul fondo.
E' una tecnica che regala davvero grandi risultati finali, ma senza dubbio si è dimostrata più ostica del previsto: in questo preciso momento in cui sto scrivendo, le nostre creazioni stanno asciugando (ad una temperatura di 25 gradi il tempo di asciugatura indicato è di ben 7 giorni!!) per questo non posso ancora tracciare un bilancio definitivo dei risultati. Considerata la scarsa esperienza accumulata sinora, sarei già contenta se qualche pezzo riuscisse a mantenere l'effetto "sospeso" che volevamo riprodurre ed essere così salvabile. Direi a questo punto di aggiornarci nel prossimo post, dove troverete le foto delle creazioni ultimate! PS: confesso però che per me non si è trattato in assoluto del primo esperimento con la resina... durante le vacanze di Natale, infatti, ho provato a realizzare un ciondolo con una resina monocompente e devo dire che sono stata molto soddisfatta del risultato. Voi che ne dite?
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Elisa ViettoViaggiatrice, sognatrice ed inguaribile amante dell'handmade! Categorie
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Marzo 2022
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